Le prime settimane della Graziola 2.0: un «cambiamento radicale»

𝘍𝘰𝘤𝘶𝘴 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘢 𝘳𝘪𝘯𝘯𝘰𝘷𝘢𝘵𝘢 𝘤𝘪𝘵𝘵𝘢𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘴𝘱𝘰𝘳𝘵. 𝘚𝘢𝘣𝘣𝘢𝘵𝘢𝘯𝘪 (𝘥𝘨 𝘍𝘢𝘷𝘦𝘯𝘵𝘪𝘢): «𝘖𝘳𝘢 𝘭𝘢 𝘴𝘪𝘵𝘶𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘦̀ 𝘢𝘥𝘦𝘨𝘶𝘢𝘵𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘥𝘪𝘮𝘦𝘯𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢 𝘴𝘰𝘤𝘪𝘦𝘵𝘢̀». 𝘛𝘳𝘦 𝘤𝘢𝘮𝘱𝘪 𝘢𝘮𝘮𝘰𝘥𝘦𝘳𝘯𝘢𝘵𝘪 𝘦 𝘪𝘯𝘧𝘳𝘢𝘴𝘵𝘳𝘶𝘵𝘵𝘶𝘳𝘦 𝘪𝘯 𝘦𝘷𝘰𝘭𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦: 𝘦𝘤𝘤𝘰 𝘪𝘭 𝘤𝘶𝘰𝘳𝘦 𝘱𝘶𝘭𝘴𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘮𝘰𝘷𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘤𝘢𝘭𝘤𝘪𝘴𝘵𝘪𝘤𝘰 𝘧𝘢𝘦𝘯𝘵𝘪𝘯𝘰

«Una notizia che dà lustro all’intera città di Faenza e che, lato Faventia Calcio, rappresenta un cambiamento radicale». Così 𝗚𝗶𝗮𝗺𝗽𝗮𝗼𝗹𝗼 𝗦𝗮𝗯𝗯𝗮𝘁𝗮𝗻𝗶, direttore generale biancoblù, commenta l’𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝗾𝘂𝗮𝗹𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝘀𝗽𝗼𝗿𝘁 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗚𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗹𝗮 portata avanti dall’amministrazione comunale. Interventi che, volti a consegnare alla città un ambiente moderno, hanno riguardato anche l’ambito calcistico, con 𝘁𝗿𝗲 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗶 𝗼𝗿𝗮 𝗮 𝗱𝗶𝘀𝗽𝗼𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗙𝗮𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶𝗮 (𝗼𝗹𝘁𝗿𝗲 𝗮 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗦𝗮𝗹𝗲𝘀𝗶𝗮𝗻𝗶): uno in erba naturale (per il calcio a 11) e altri due in erba sintetica (uno per calcio a 11, uno per il calcio a 5).

𝗜𝗹 𝗿𝗲𝘁𝘁𝗮𝗻𝗴𝗼𝗹𝗼 𝗶𝗻 𝗲𝗿𝗯𝗮 𝗻𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮𝗹𝗲

Sul campo in erba naturale, a partire da settembre, tutti i 400 tesserati del Faventia hanno giocato le partite casalinghe. Qui i lavori hanno riguardato ogni aspetto, «eccetto il manto erboso e gli spogliatoi – continua Sabbatani -. Quindi 𝗹𝗮 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗶𝗺𝗽𝗶𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗶𝗹𝗹𝘂𝗺𝗶𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗹𝗮 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗮𝗻𝗰𝗵𝗶𝗻𝗲, 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗲 𝗱𝗮 𝗰𝗮𝗹𝗰𝗶𝗼, 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗰𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶 𝗮𝗹 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗼». Ora «si dovrà agire sulle tribune. Dopodiché il progetto è dare vita a un’area ristoro adiacente a quella di gioco».

𝗜 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗶 𝗰𝗮𝗺𝗯𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶

Novità di assoluto rilievo è senz’altro la possibilità di avere a disposizione due rettangoli in erba sintetica. Eppure non è tutto: si tratta, infatti, dei 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗶 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗶 𝗶𝗻 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮, 𝗼𝗺𝗼𝗹𝗼𝗴𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗟𝗡𝗗, 𝗰𝗵𝗲 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝗻𝗼 𝘂𝗻 𝗶𝗻𝘁𝗮𝘀𝗼 𝟭𝟬𝟬% 𝘃𝗲𝗴𝗲𝘁𝗮𝗹𝗲, ricavato specificamente dalla frantumazione delle pigne: «un fondo che dà risposte 𝗶𝗻 𝗺𝗼𝗱𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝘀𝗶𝗺𝗶𝗹𝗲 𝗮 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗶𝗻 𝗲𝗿𝗯𝗮 𝗻𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮 𝗻𝗼𝘁𝗲𝘃𝗼𝗹𝗶 𝘃𝗮𝗻𝘁𝗮𝗴𝗴𝗶 𝗮𝗶 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗶 𝗿𝗮𝗴𝗮𝘇𝘇𝗶 – prosegue il direttore generale -. Questo manto, che si diversifica dal classico sintetico con intaso in gomma, porta meno stress alle articolazioni, consentendo anche di limitare gli infortuni. Senza dimenticare che permette di allenarsi in tutte le condizioni. Lo stiamo testando già da un mese e i riscontri dei tesserati sono ampiamente positivi».

Menzione particolare merita 𝗽𝗼𝗶 𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗿𝘂𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗰𝗮𝗹𝗰𝗶𝗼 𝗮 𝟱, che «in futuro ci consentirà di investire nuovamente in un settore che finora non aveva avuto spazi sufficienti».

𝗔𝗱𝗲𝗴𝘂𝗮𝘁𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗿𝗲𝘀𝗰𝗶𝘁𝗮

Tanti i disagi superati dal Faventia nel corso dell’ultima annata. Adesso, però, «la situazione è perfettamente adeguata alla dimensione della nostra società, in costante crescita, con 𝟰𝟬𝟬 𝘁𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗮𝘁𝗶 𝗲 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼𝘀𝗶 𝗺𝗲𝗺𝗯𝗿𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗮𝗳𝗳 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝗼 𝗶𝗹 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗶𝗻𝘃𝗼𝗹𝘁𝗲 𝗮 𝗾𝘂𝗮𝘀𝗶 𝟱𝟬𝟬 – illustra il dg -. L’ammodernamento degli spazi era sicuramente una delle condizioni imprescindibili, che si unisce alle tante iniziative che conduciamo insieme ai nostri tesserati per il 𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼𝗿𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝘀𝗰𝘂𝗼𝗹𝗮 𝗰𝗮𝗹𝗰𝗶𝗼, 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗲𝗴𝘂𝗶𝗿𝗮̀ 𝗮 𝗯𝗿𝗲𝘃𝗲 𝗶𝗹 𝘁𝗲𝗿𝘇𝗼 𝗹𝗶𝘃𝗲𝗹𝗹𝗼, massimo riconoscimento della FIGC».

Infine, «nonostante diversi ritardi e difficoltà, vorrei ringraziare i vari interlocutori dell’amministrazione comunale e gli enti che ci hanno affiancato in questo percorso. Il Faventia è rappresentante di solo una delle tante discipline che troveranno casa nella cittadella della Graziola, che diverrà il contesto sportivo più rappresentativo del territorio e che, 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘁𝗮𝗹𝗲, 𝗱𝗼𝘃𝗿𝗮̀ 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗼𝗻𝗼𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗲 𝘃𝗮𝗹𝗼𝗿𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼» conclude Sabbatani.

Forza Leoni! Forza Faventia, #𝘪𝘭𝘤𝘢𝘭𝘤𝘪𝘰𝘢𝘍𝘢𝘦𝘯𝘻𝘢! #𝘍𝘢𝘦𝘯𝘻𝘢𝘦̀𝘍𝘢𝘷𝘦𝘯𝘵𝘪𝘢 ⚪🔵

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